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Era questo nell'antichità pagana il dio
della natura che si rinasce.1l mito ne racconta come di un fanciullo di
straordinaria bellezza amato dalla dea Cibele che per gelosia lo fece
impazzire e ne causò la morte.Poi pentitasi lo trasformò in pino e
istituì una festa orgiastica in suo onore durante la quale i sacerdoti
emettendo urla , al suono di cembali, tamburi e flauti celebravano il
ritrovamento del giovane. Festeggiamenti quindi per l'alterna vicenda
della natura che fiorisce a nuova vita. |
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Su queste premesse si innesta il rito religioso che nei giorni della festa
dell'Ascensione, sulla Statale 18, nei pressi del seicentesco Santuario,
si celebra in onore della Madonna dei Bagni. La festa, secondo autorevoli
studiosi, rientra nel culto delle "Sette Madonne" in Campania. |
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Altre pecularietà del "fosso"
sono: la camomilla, i papaveri e "'o Vacille cu' 'e rrose",
bacinella con: petali di rose maggiaiole che vengono, secondo la leggenda,
benedetti da un " Angelo" che passa nei campi la notte
precedente l' Ascensione, donando ai fiori tipici della festa proprietà
taumaturgiche e purificatorie. "'O CARRETTONE ' E VAGNE" Anticamente i signorotti del napoletano raggiungevano Bagni con il "Bleak", vettura di lusso trainata da cavalli dove prende- vano posto le " maeste ncannaccate", signore con vistosi gioielli al collo. |
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I contadini invece si servivano dei comuni carretti che per 1 'occasione "annoccavano" (addobbavano) con fronde e fiori di carta velina, per copertura, come riparo dal sole, venivano sistemate delle lenzuola. Da tali carretti deriva il nome " 'O Carrettone 'e Vagne ". Tale mezzo di viaggio, la cui ultima apparizione risaliva allontano 1954, è stato mio oggetto di studio e riproposto, nel pieno rispetto dell'antica tradizione, dal 1982 al 1987, fino a quando la festa non ha subito un processo di trasformazione con l' immissione di elementi spurii che non hanno nessuna congruenza culturale-antropologica con la memoria autentica. |
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Il "Carrettone" era preceduto, nel suo "viaggio", da
un folto gruppo di ragazzi che indossavano "antrite", collane di
noccioline e castagne e che "guidavano" il tipico
"chirchio", cerchio di bicicletta o di botte, anch'esso
"annoccato" con fiori di carta, penna di gallina e immaginetta
della Madonna. La Festa della Madonna dei Bagni conserva oggi il suo fascino in ragione delle esibizioni spontanee della gente che rimane protagonista autentica quando accompagnandosi con le inseparabili "castagnette" si disinibisce e si esprime a lungo in una frenetica "tammurriata" collettiva. Giuseppe Dionisio |
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